Perchè noi non Aderiamo alla Protesta???
Crediamo che il Blocco della Didattica come forma di protesta risulti fortemente lesivo della stessa integrità dell' università, che dovrebbe sempre anteporre la tutela dello studente a qualsiesi forma di protesta .
Proclamare il blocco della didattica è da irresponsabili, infatti iniziare l'anno accademico con un così forte ritardo causerà dei disagi non poco rilevanti agli studenti, come lo slittamento della chiusura dell'anno accademico, e forse degli appelli d'esame e di laurea, con notevoli conseguenze ad esempio su scadenze per le borse di studio o premi di laurea.
Inoltre è evidente che questa protesta non sia più una protesta bipartisan per il bene del nostro Paese, ma una protesta politicizzata che si pone come fine ultimo, ed è stato affermato diverse volte durante le assemblee, la Caduta dell'attuale Governo!!
Noi Vogliamo che si faccia il bene dell'Università e del Paese, e siamo convinti che non sia questa la strada giusta da seguire!
Una Riforma della scuola e dell'università è fondamentale ed è incontestabile la necessità per il futuro del nostro Paese di incentivare lo sviluppo della ricerca e la qualità della didattica, ma non si può tralasciare il preoccupante dato sull’improduttività dal punto di vista scientifico di almeno il 30% della classe docente della Sapienza, dunque un serio miglioramento dell'università può essere raggiunto solo se tutti gli attori coinvolti nel processo di riforma del sistema universitario italiano decidano di assumersi le proprie responsabilità, ponendo fine alle disfunzioni del presente.
Ma entriamo nel merito del ddl Gelmini
Invitiamo tutti gli studenti a leggerlo nel testo originale, per rendersi conto di come sia stato mistificato ai fini della protesta.
A questo proposito vogliamo chiarire il punto sul diritto allo studio, intanto la legge non varia la precedente normativa che affida la gestione di questa materia alle regioni, in oltre ha instituito un Fondo Nazionale per il Merito rivolto agli studenti più meritevoli d'Italia, quindi graduatoria nazionale, a prescindere dal reddito famigliare. Questa è una novità che non vuole premiare i "figli di papà" ma che magari potrà incentivare i meritevoli che per poche migliaia di euro non rientrano nelle classifiche regionali, in cui sono richiesti redditi piuttosto bassi.
Detto ciò chiariamo anche che le condizioni per il prestito d'onore, non sono quelle che c'hanno raccontato in assemblea, prima di tutto perchè ancora mancano i decreti attuativi, sucessivamente perchè ispirandosi al modello anglosassone è più probabile che si segua questo, che prevede che la restituzione del debito avvenga quando lo studente o meglio l'ex studente raggiungerà 40.000 di euro di reddito annui.
NON E' VERO che questa riforma cancellerà il diritto allo studio!
Infine sottoliniamo l'introduzione all'interno del sistema universitario di un nuovo Valore cioè la Valutazione!!!!
E' stata istituita un Agenzia Nazionale per la Valutazione dell'Università e della Ricerca, esterna all'università che appurerà la qualità della didattica e della ricerca all'interno dell'università!
(magari è proprio questo che sta dando così tanto fastidio a ricercatori e professori.)
Non diciamo che questa Riforma risolverà i problemi dell'universtà italiana, ma sicuramente non la sta distruggendo, e intanto ha inserito dei Punti Fondamentali per un miglioramento: Merito, Qualità, Trasparenza e zero sprechi!!
Siamo consapevoli che non è possibile fare una riforma acosto "0" ma è fondamentale iniziare ad eliminare gli sprechi che da decenni invadono le università italiane.